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LinkedIn Accelerate e AI: cosa cambia davvero per chi fa advertising B2B

Guida a LinkedIn Accelerate: 10 domande chiave per chi vuole iniziare a usare l’AI nelle campagne Linkedin Ads.

Con l’annuncio  el ‘introduzione di LinkedIn Accelerate, la piattaforma fa un passo deciso, e in qualche modo definitivo,  verso l’automazione guidata dall’intelligenza artificiale.

Ma cosa significa davvero per chi ogni giorno imposta, monitora e ottimizza campagne su LinkedIn?

In questo articolo rispondo alle domande che conta porsi prima di attivare Accelerate, basandomi sulle informazioni ufficiali rilasciate da LinkedIn e su una prospettiva concreta, pensata per chi lavora con obiettivi e budget reali.

1. Che cos’è LinkedIn Accelerate in parole semplici?

Accelerate è una nuova modalità di creazione campagne che sfrutta l’intelligenza artificiale per aiutarti a costruire, lanciare e ottimizzare le inserzioni più rapidamente.

L’AI supporta la scelta del target, la scrittura dei testi, il setup dell’offerta e dei placement.

L’obiettivo? Farti risparmiare tempo e migliorare le performance.

2. Chi dovrebbe usarlo (e chi no)?

Accelerate può essere utile per:

  • Marketer con poco tempo o risorse
  • Team senza figure verticali su LinkedIn Ads (…)
  • Campagne “semplici” a obiettivi standard (es. awareness, visite al sito)

Viceversa può invece risultare limitante per:

  • Funnel complessi con più fasi e obiettivi specifici
  • Strategia ABM o campagne con pubblico molto definito
  • Advertiser esperti che vogliono pieno controllo su segmentazione e creatività

3. Quanto controllo hai davvero sulla campagna?

Più di quanto si pensi, ma meno rispetto a una campagna classica.

  • Puoi personalizzare il pubblico (modificando le proposte dell’AI)
  • Puoi caricare i tuoi asset (immagini, video, documenti)
  • Puoi modificare headline e descrizioni suggerite dall’AI
  • Puoi impostare budget e date

Tuttavia, alcune scelte (come combinazioni creative e allocazione del budget tra asset) vengono gestite automaticamente dall’algoritmo.

4. Gli annunci che scrive sono davvero efficaci?

Sì, l’AI suggerisce headline e intro per gli annunci con immagine singola, sulla base dell’URL fornito. 

I testi sono coerenti e corretti, ma generici: una buona base da cui partire, da personalizzare sempre con il proprio tono di voce e conoscenza del target.

5. Quali obiettivi e formati sono supportati?

LinkedIn Accelerate supporta attualmente:

Obiettivi:

  • Brand awareness
  • Visite al sito web
  • Engagement
  • Visualizzazioni video
  • Generazione lead
  • Conversioni sul sito web

Formati:

  • Immagine singola
  • Video
  • Documento

6. Accelerate funziona davvero meglio? Cosa dicono i dati?

Secondo LinkedIn, su 67 test A/B condotti tra ottobre 2023 e settembre 2024:

  • Le campagne Accelerate hanno registrato fino al 42% in meno di CPA rispetto a campagne classiche.
  • Sono state costruite con un’efficienza maggiore del 15% (cioè in meno tempo).
  • Sono risultati promettenti, ma va ricordato che dipendono da contesto, obiettivo e qualità dell’input fornito (URL, asset, segnali di pubblico).

7. Si può testare in parallelo a una campagna classica?

Sì, e sarebbe consigliabile farlo.

Per esempio, immaginiamo questo setup:Una campagna creata con Accelerate, una classica impostata manualmente

  • Stesso obiettivo: lead generation
  • Stesso target (o quanto più simile)
  • Budget identico

Dopo 2-3 settimane di delivery, è possibile confrontare CPA, tasso di completamento, engagement, ecc.

8. È una buona idea usare Accelerate per la lead generation?

Potenzialmente sì, perché è uno degli obiettivi supportati e ottimizzati. Tuttavia, è importante:

  • Personalizzare i testi del modulo lead (se si usa il native form)
  • Controllare la qualità dei lead generati
  • Monitorare i costi rispetto a campagne analoghe manuali

9. Cosa personalizzare sempre (anche se c’è l’AI)?

Per mantenere coerenza di brand e performance:

  • I testi degli annunci (titolo e descrizione)
  • Le creatività visive (immagini, video, documenti)
  • Il pubblico target, aggiungendo o escludendo segmenti rilevanti
  • I segnali di prima parte (elenco contatti, insight da campagne precedenti)

10. Vale la pena provarlo ora? Come iniziare senza rischi?

Sì, soprattutto per chi vuole velocizzare il time to launch senza sacrificare la qualità. Ecco un piano di test abbastanza sicuro:

  • Scegli un obiettivo “soft” (es. visite al sito)
  • Usa un URL rilevante e con contenuti chiari
  • Personalizza i testi proposti dall’A
  • Imposta un budget limitato ma significativo
  • Confronta i risultati con campagne analoghe classiche

Il mio punto di vista

LinkedIn Accelerate non sostituisce l’esperienza, ma la supporta. 

Se sei un advertiser esperto, puoi usarlo come strumento di efficienza per campagne semplici o per esplorare nuove audience. Se invece sei alle prime armi o lavori in un team snello, può essere un buon alleato per partire con il piede giusto.

L’importante è non delegare tutto all’intelligenza artificiale: l’insight umano e la conoscenza del contesto restano il vero vantaggio competitivo, sopratutto in ambito B2B.

È il momento di iniziare a impostare la tu a prima campagna Linkedin Accelerate: in questa guida ufficiale di Linkedin trovi tutti passaggi operativi.